In un contesto locale, così come nazionale, l’intelligenza artificiale è una leva fondamentale per migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione. L’innovazione infatti consente di semplificare i servizi e di rendere più facile l’accesso a essi da parte dei cittadini, permettendo alle amministrazioni di risolvere gli annosi problemi legati all’eccesso di burocrazia, a processi lunghi e complicati, alla necessità di ricorrere a intermediari o sovraccaricare gli uffici di lavoro intoppando la gestione delle pratiche.
Attraverso un proficuo impiego di tecnologie basate sul machine learning e sulla big data analysis, le pubbliche amministrazioni hanno finalmente tra le mani gli strumenti giusti per rispondere alle esigenze dei cittadini in tempi rapidi, con precisione e garantendo la possibilità di monitorare l’andamento delle istanze. Il tutto si traduce in un positivo rapporto tra enti pubblici e persone, nel più ampio contesto dell’innovazione del sistema Paese.
Non è un caso che nel PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il programma di indirizzi proposto dal Governo all’Europa per il rilancio del Paese dopo la crisi economica e sociale scatenatasi nell’ultimo anno, si punti molto sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione prevedendo stanziamenti importanti in questo ambito. La trasformazione digitale della pubblica amministrazione infatti è la chiave per rendere più efficiente il sistema.
L’Italia ne ha bisogno, come indicato dall’ultimo rapporto DESI che poneva il Paese agli ultimi posti in Europa. In questo scenario in cui l’intenzione di sfruttare la tecnologia per rivoluzionare il comparto pubblico a beneficio di enti e cittadini è certamente preponderante, l’intelligenza artificiale e le tecnologie a essa correlate sono un importante fattore abilitante.
L’intelligenza artificiale infatti, attraverso l’implementazione di apposite soluzioni, consente di semplificare i processi. In particolare, riassumendo, permette di:
A questi aspetti pratici poi, si aggiunge l’importante ambito dell’utilizzo dei dati in modo strategico. Infatti, le pubbliche amministrazioni dispongono di una mole ingente di informazioni che però non possono essere gestite in modo proficuo a causa della mancanza di interoperabilità tra i sistemi dei diversi enti.
L’introduzione di strumenti di big data analysis e soluzioni di intelligenza artificiale in grado di analizzare i dati non strutturati permetterebbe di rivoluzionare la situazione, consentendo poi alla pubblica amministrazione di agire secondo un modello di data-driven governance.
Alla luce delle considerazioni sulle necessità delle pubbliche amministrazioni e delle esigenze dei cittadini che si approcciano ai servizi, è interessante approfondire come le soluzioni basate su machine learning siano particolarmente utili per migliorare l’efficienza degli enti locali e nazionali.
In particolare, tali modelli supportano le pubbliche amministrazioni in tantissimi aspetti. Parliamo di migliorare l’accesso ai servizi, integrare i database e gestire in modo efficace i dati strutturati e non, provenienti da fonti differenti, aiutare la riorganizzazione dei processi e permettere l’automatizzazione anche nelle comunicazioni. Il tutto in un’ottica generale di rinnovamento dei sistemi pubblici che diventano così più efficienti.