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L'Innovazione al Femminile

Scritto da Giada Apicella | 8 marzo 2022

Teleconsys è fatta di donne e noi supportiamo la loro crescita all'interno della nostra azienda. Questo mese abbiamo intervistato 3 donne di 3 business unit per capire la loro prospettiva sul settore IT e cosa si può fare per incoraggiare più donne a intraprendere una carriera nell'innovazione.

Innovazione dopotutto è una parola femminile!

Quando hai capito che l'IT sarebbe la tua professione e chi ti ha ispirato?
Valeria Damilano | Quality & Security Specialist
Credo di averlo sempre saputo. Sono cresciuta con i PC in mano, la tecnologia ha sempre fatto parte della mia vita e pian piano la passione è diventata il mio mestiere. Ispirazione...? Per ambizione, strategia e genio, Steve Jobs. 

Flavia Delli Compagni | SPOC & Service Desk Manager
In realtà, è partito tutto come una sfida personale, precedentemente lavoravo in un altro settore, ho iniziato ad approcciarmi all’IT nel 2003, come operatrice di Help Desk per Regione Campania, è stato un periodo di grande rivalutazione del mio indirizzo lavorativo, ho imparato tantissimo dai colleghi, ed è stata la mia fonte di ispirazione per continuare a lavorare in questo settore.  

Veronica Roberto | Account Manager
Sono un' account manager con una formazione artistica, umanistica ed economica, che lavora nel mondo IT. Da piccola sognavo di fare la stilista, poi mi sono appassionata anche al marketing e al business b2b, con una particolare predilezione per le aziende del fashion e in generale del made in Italy. Studiando e cercando il mio posto nel mondo del lavoro, ho capito che era necessario conoscere e capire da vicino cosa significa e come fare innovazione tecnologica.

La sfida quotidiana di ogni azienda per poter stare sul mercato è quella di sapersi innovare preservando il proprio know-how. Perciò l'IT, oggi, ha il dovere di stimolare e supportare le aziende nel trovare risposte innovative ai propri problemi, che siano sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Il mio ruolo è raccogliere queste istanze e facilitare questo circolo virtuoso attraverso l'IT. Mi hanno ispirato miei clienti, le aziende di cui ascolto storie e necessità. L'ho capito lavorando, iniziando con uno stage nel reparto marketing e vendite di una società informatica. 



Qual è la tecnologia senza la quale non puoi vivere e perché?  
Valeria: lo Smartphone, mi permette di essere sempre ad un passo dalle mie necessità, sia lavorative che personali. 

Flavia: Sicuramente il pc e il cellulare, perché con essi, si possono gestire il lavoro, almeno nel mio campo, e mantenere i rapporti umani, anche in situazioni surreali, come abbiamo potuto constatare anche nel corso della pandemia.

Veronica: Potrei dire internet, insieme al mio smartphone, difficile immaginarci senza comunicare. Penso però che nessuna tecnologia sia indispensabile alla vita, mentre lo sono l'ingegno umano e la creatività, gli autori della tecnologia e il mondo in cui possiamo attuarla. La rete neurale umana come relazioni sono insostituibili e indispensabili.

Quali sono le tue sfide e obiettivi futuri in Teleconsys?  
Valeria: Continuare a creare il futuro, al passo con le nuove tecnologie e con un mondo del lavoro sempre più Smart e Agile.  

Flavia: Auspico ad una crescita personale e professionale. 

Veronica: Condividere la sfida dell’innovazione con i miei clienti sviluppando nuove opportunità sui verticali del Fashion, del Retail, dell’Agro-alimentare, del Pharma e del mondo dell’Università e della Ricerca. In Teleconsys è possibile puntare in alto, poiché questo è il percorso condiviso a tutti i livelli aziendali con grande impegno e sacrificio di tutti, ma anche con redistribuzione delle soddisfazioni. Questo mi consente di credere in un futuro migliore, per me e per tutti i miei stakeholder, un presente e un futuro dove a contare sono le persone. Una mia collega ha detto che Teleconsys è “energia”; è vero, qui posso esprimere la mia vitalità e anche il mio essere donna.

Perché pensi che ci siano così poche donne nell'IT?  
Valeria: Credo sia solo una questione generazionale. Una tendenza che negli ultimi anni sta cambiando, l’ambizione delle donne nell’IT è cresciuta, siamo ancora poche ma dietro la porta c’è una schiera di giovani informatiche pronte ad entrare nell’arena del IT.  

Flavia: Perché l’IT fondamentalmente viene ancora associato ad una figura maschile, più che femminile, ma a mio parere è solo una ideologia, che non ha assolutamente nulla a che fare con la reale fattibilità di questo lavoro per le donne, che hanno esattamente le stesse potenzialità degli uomini. 

Veronica: Il problema è culturale, sociale e pedagogico. L'IT è sempre stato un mondo fatto di soli uomini, così come altri ambienti tecnico-scentifici, esclusivamente maschili. Questi ambienti di lavoro spesso non sono stati inclusivi nei confronti delle donne, penso quindi sia principalmente un fattore di genere. In secondo luogo, a differenza di altri ambienti, l'IT sembrava essere più distante dalla vita reale, a metà fra qualcosa di arido quanto astratto e questo forse ne rende ancora più difficile l’approccio, in particolare per le donne. Oggi però questa distanza inizia ad accorciarsi, poiché l’IT permea le nostre vite.



Cosa aiuterebbe le ragazze di oggi a considerare le professioni STEM?  
 
Valeria: È gratificante, è divertente, ed è una missione. Arriveremo ad un punto cruciale, quando non ci sarà più bisogno di inserire una donna perché donna, ma perché è competente. 

Flavia: Ampliare i propri orizzonti lavorativi rendendosi disponibili ad approcciare ogni tipologia di lavoro.

Veronica: Le professioni STEM, hanno le stime più promettenti di aumento dell’occupazione nei prossimi anni. Il mondo ha bisogno di innovatrici e innovatori. In primo luogo il mio invito è quello di considerare le possibilità occupazionali. Nell’informatica l’offerta supera la domanda di lavoro!

In secondo luogo, gli ambienti di lavoro "misti" sono più stimolanti e produttivi. Le stesse aziende informatiche iniziano ad essere maggiormente inclusive nei confronti delle donne poiché ne riconoscono il valore aggiunto, come Teleconsys!

Terzo, l’informatica è un mondo in continua evoluzione, attraverso la stessa è possibile prendere parte a progetti importanti e conoscere diverse realtà del mondo del lavoro, poiché i progetti son orientati allo sviluppo digitale e innovativo in tutti i settori. Infine nell’informatica il team working è fondamentale, per cui le esperienze saranno sempre gratificanti, utili a sviluppare capacità tecniche ma anche umane.

I professionisti STEM oggi, hanno l’onore e l’onore di costruire il mondo di domani, dove la tecnologia deve necessariamente supportare la costruzione di un mondo più equo. Non possiamo farlo senza le donne!

Che tipo di futuro vedi in questa professione per le nuove generazioni?  Valeria: Evoluzione e inimmaginabili soluzioni da implementare. Il futuro sta in una riga di codice, in un oggetto innovativo e nella tecnologia. Il futuro dell’IT è un luogo meraviglioso da creare. 

Flavia: Vedo un futuro positivo per questa professione, che a differenza di altre è e sarà duratura nel tempo, perché ormai indispensabile, e che sta diventando sempre più, motivo di interesse per i giovani di oggi, ma soprattutto per quelli di domani.  

Veronica: Il futuro è un regalo da scartare giorno dopo giorno. Come si intuisce da tutte le mie risposte, penso che il futuro delle professioni STEM sarà partecipato appieno dalle nuove generazioni con grande vitalità, attraverso le quali potranno dare le necessarie risposte alle grandi domande di oggi (e di domani) relative al problema ambientale, la scarsità delle risorse, l’equità sociale.




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Giada