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Virtualizzazione desktop. Mobile, SaaS e Web: facciamo chiarezza

Scritto da Mirko Leanza | 25 maggio 2020

Anche se a causa del lockdown il tema è ormai all'ordine del giorno nei board di molte aziende, tra i decisori di business c'è ancora poca chiarezza su ciò che è e cosa implica, all'atto pratico, la virtualizzazione del desktop. Sono diverse, infatti, le imprese che, dopo aver fatto una vera e propria corsa allo smart working durante la Fase 1 dell'emergenza coronavirus, non vogliono farsi trovare impreparate da eventuali nuove misure restrittive. Ma al tempo stesso non tutte hanno ben presente cosa significa davvero poter fare affidamento su lavoro da remoto e smart working. User experience, collaboration e cyber security sono i tre pilastri irrinunciabili di questo approccio che si fonda su tre aspetti cruciali dal punto di vista delle infrastrutture ovvero le applicazioni devono essere: Mobile oriented, erogate in SaaS e soprattutto Web centriche, e solo un bilanciamento tra tutte le componenti citate può garantire una vera business continuity in qualsiasi situazione senza ledere, anzi strizzando l’occhio alla produttività.

 

Come funziona una Virtual desktop infrastructure

Per raggiungere questo equilibrio è per l'appunto necessario ricorrere a una Virtual desktop infrastructure (VDI): una soluzione che permetta di dematerializzare le macchine e le postazioni di cui hanno bisogno dipendenti e collaboratori per accedere ai propri strumenti di produttività, centralizzandone la gestione sia sul fronte delle risorse IT assegnate a ciascun desktop, sia su quello della sicurezza. Agli amministratori di sistema viene riservato un cruscotto che consente di tenere sotto controllo lo stato di efficienza e le configurazioni di tutte le macchine virtuali. Agli utenti non resta altro che accedere alla propria suite di programmi con qualsiasi dispositivo in grado di collegarsi alla rete Internet: il software adatterà la propria interfaccia e le proprie funzionalità al tipo di schermo in uso, a prescindere che si tratti di un PC, di un tablet o di uno smartphone. La capacità di calcolo e di elaborazione dati necessaria a far funzionare i vari tool erogabili in modalità “clientless” e fruibili via Web con qualsiasi browser è fornita direttamente dal server che ospita i desktop virtuali e il patrimonio informativo aziendale. Ciò permette alle organizzazioni di adottare approcci BYOD (Bring your own device) senza mai mettere a repentaglio la sicurezza del network e compromettere l'integrità dei dati che vengono gestiti ed elaborati unicamente all’interno di un perimetro sicuro e controllato.

 

Ottimizzare le risorse e garantire un'esperienza senza soluzione di continuità

Sono queste le vere grandi prerogative della virtualizzazione del desktop: la possibilità, lato IT, di semplificare enormemente l'amministrazione del parco macchine, e un'usabilità senza precedenti per i lavoratori, che possono vivere un'esperienza omogenea, senza soluzione di continuità, su ciascuno dei canali che l'azienda mette loro a disposizione. Grazie alla logica SaaS (Software-as-a-Service) ogni applicazione viene resa disponibile nel momento in cui serve davvero, ottimizzando le risorse in funzioni delle reali esigenze della forza lavoro. Se dunque l'intera architettura informatica si snellisce e acquista efficienza, per l'end-user si abbatte qualsiasi tipo di barriera logica e fisica tra le mansioni tipiche dell'ufficio, le attività svolte a casa e i task affrontati in mobilità.

 

Il mercato delle soluzioni di virtualizzazione desktop è in continua crescita

Non è dunque un caso che il mercato delle soluzioni di virtualizzazione desktop stia conoscendo in questi anni – a prescindere dalla spinta che molto probabilmente imprimerà l'emergenza coronavirus sulle performance del 2020 – una forte crescita a livello globale. Secondo l'ultimo report stilato da Marketsandmarkets, il giro d'affari legato alla realizzazione di progetti VDI passerà dai 7,83 miliardi di dollari registrati nel 2017 ai 13,45 miliardi di dollari attesi nel 2022, con un incremento medio, anno su anno dell'11,4%. La proiezione è confermata dall'analisi di un'altra società di ricerca, ResearchAndMarkets, secondo cui il settore della Virtual desktop infrastructure manifesta un potenziale di crescita di fatturato di circa 4 miliardi di dollari a cavallo del 2020 e del 2024, intervallo di tempo in cui il mercato si espanderà in media del 10% anno su anno, pur con una probabile forte accelerazione nella seconda parte del periodo preso in considerazione.